Le donazioni da parte di individui e aziende hanno una caratteristica importante: la deducibilità. Significa che, documentandole nella dichiarazione dei redditi, vanno a ridurre il reddito imponibile, permettendo di pagare meno tasse. Per gli individui, c’è anche l’opportunità della detrazione.
Tutte le donazioni alla Fondazione Ricerca e Innovazione Cardiovascolare (Fondazione RIC in seguito) danno diritto ad agevolazioni fiscali in fase di dichiarazione dei redditi. Per fruire delle agevolazioni fiscali concesse dalla legge, è necessario conservare la relativa attestazione di donazione, vale a dire: la ricevuta di versamento, nel caso di donazione con bollettino postale; le note contabili o l’estratto conto emesso dalla banca, in caso di bonifico o addebito regolare sul conto; l’estratto conto della carta di credito emesso dalla società gestore.
Poiché la Fondazione RIC è Organizzazione Non Governativa riconosciuta idonea ai sensi della legge n. 49 del 26/02/1987 e anche onlus (Organizzazione Senza scopo di lucro) ai sensi del D. Lgs. n. 117/17, il privato o l’impresa che effettuano una donazione possono decidere liberamente il trattamento fiscale di cui beneficiare. A seconda della normativa applicata alla donazione, le agevolazioni previste sono infatti differenti.
In particolare, ai sensi dell’art. 83:
Se sei un individuo, puoi fruire delle seguenti agevolazioni fiscali:
Le persone fisiche possono detrarre le donazioni a favore della Fondazione RIC nella misura del 30% fino ad un massimo di € 30.000 di donato, oppure possono dedurre le donazioni dal proprio reddito complessivo dichiarato per un importo non superiore al 10% del reddito; se la deduzione risultasse maggiore, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il 4°, fino a concorrenza del suo ammontare (ai sensi dell’ art. 83, del D. Lgs n.117 del 03/07/2017).
Se sei un’azienda, puoi fruire della seguente agevolazione fiscale:
Le imprese possono dedurre la donazione dal proprio reddito complessivo dichiarato per un importo non superiore al 10% del reddito; se la deduzione risultasse maggiore, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il 4°, fino a concorrenza del suo ammontare (ai sensi dell’art. 83, del D. Lgs n.117 del 03/07/2017).
Donazioni effettuate nel 2020 per Emergenza Coronavirus:
Il decreto “Cura Italia” prevede per le erogazioni liberali, effettuate nel 2020, a sostegno delle misure di contrasto all’Emergenza Coronavirus, dalle persone fisiche, una detrazione dall’imposta lorda sul reddito pari al 30%. La detrazione complessiva non può essere superiore a € 30.000 (€ 100.000 di donato).
Per le donazioni effettuate dalle imprese, il decreto stabilisce che tali erogazioni in denaro sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa, le cessioni gratuite di beni non sono considerate operazioni estranee all’esercizio dell’impresa e non determinano quindi ricavi o plusvalenze rilevanti fiscalmente, nonché non sono soggette all’imposta sulle donazioni, inoltre non sono previsti limiti all’importo deducibile.